La Digos ha fermato un uomo, un Imam somalo con l’accusa di progettare almeno un attentato terroristico a Roma. L’uomo è stato fermato in Molise mentre si stava recando nella Capitale. L’Imam era fuggito dal centro di accoglienza di Campomarino, ed era stato intercettato mentre al telefono pronunciava minacce terroristiche verso il nostro Paese, con frasi del tipo “La guerra continua, cominciamo dall’Italia, andiamo a Roma e partiamo dalla stazione”.
L’uomo 22 anni soltanto, aveva richiesto asilo e teneva i suoi sermoni facendo proselitismo, incitando alla Jihad, invitando persone a seguirlo a Roma e poi in Siria. L’incitamento alla violenza era talmente forte che molti si sono staccati dagli incontri di preghiera, spaventati dalle parole di incitamento alla violenza pronunciate durante i sermoni.
Questo fatto conferma da una parte che il grado di attenzione da parte delle istituzioni continua ad essere alto ma ripropone anche il tema della necessità che i sermoni siano pronunciati in italiano e, in seconda analisi, conferma il fatto che l’arrivo in Italia di tanti migranti, possa nascondere, nella massa, persone pericolose che tutto desiderano tranne che rifarsi una vita onesta.